Temperatura Rettili

La temperatura dei rettili dipende da fattori esterni e fisiologici e tutti gli spostamenti sono fatti in funzione delle necessità della ricerca del cibo. Una vipera quando inserisce una grossa preda rimane inattiva anche se l'energia richiesta per la digestione è molto grande.

La lucertola è un attivo cacciatore e si nutre di piccole prede; a una di gestione che non richiede un dispendio enorme di energie che invece richiesto di più per il movimento.

Il rettile per essere attivo deve riscaldarsi per cercare di portare la temperatura del suo corpo ad un livello migliore dopo il freddo della notte. Nelle zone a clima temperato esistono alcuni periodi dell'anno in cui la temperatura non è mai ottimale e quando ciò succede gli animali si riparano nelle tane ibernandosi. In questo tutte le attività fisiologiche si riducono, il metabolismo diminuisce rimangono attive solo una debole respirazione è un minimo battito cardiaco. In questo periodo questi animali non si alimentano anche perché un'ibernazione con lo stomaco pieno provocherebbe sicuramente la morte dell'animale. Questi stati dormienti possono avvenire sia in maniera collettiva che da soli; la tane invernale solitamente è posta a pochi centimetri nel sottosuolo dove la temperatura non ha sbalzi decisi nelle zone molto calde si può avere, in caso contrario, l'estivazione; alcune specie modificano la propria attività in base alla stagione: d'estate sono notturni mentre in inverno sono diurni.con il rettile a una temperatura minima o massima che non può superare causa la morte.

La migliore temperatura si può raggiungere in due diversi modi: termoregolazione ecologica, che avviene quando l'animale espone il corpo al sole e termoregolazione fisiologica che si basa sul metabolismo dell'individuo. I lidi e i l'accumulo di calore più utilizzato è l'esposizione solare; le lucertole che vivono ad altre altitudini riescono, esponendo il corpo al sole, ad aumentare anche di 30° la propria temperatura.

Quando invece vogliono abbassarla si nascondono in zone ombrose la termoregolazione fisiologica e utilizzata, nel caso dei pitoni, per covare le uova coprendole con il proprio corpo per riscaldarle nei serpenti più grossi l'attività muscolare comporta un aumento della temperatura anche di 5° con conseguente aumento del consumo di ossigeno. Tale capacità termoregolatoria permette a questi rettili di rallentare la diminuzione della temperatura dando la possibilità di essere maggiormente attivo. Nel caso la temperatura non si abbassi neanche sotto l'ombra l'animale apre la bocca e respira più velocemente provocando l'evaporazione.





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