Squali

 Le specie viventi di condritti appartenenti all’ordine degli squamiformi sono circa 250. Quasi tutte vivono nei mari tropicali ed equatoriali e solo poche in acque dolci;alcune specie sono cosmopolite altre,invece,vivono solo in certe zone;le dimensioni variano da pochi cm agli oltre 18 mt dello squalo balena. In quanto privi di vescica natatoria sono costretti a nuotare incessantemente per non affondare.

Gli squali sono zoofagi e si nutrono di qualsiasi cosa gli capiti a tiro. Solo 2 squali si nutrono di uno specifico elemento il plancton :quello elefante e quello balena.

Sin dall’antichità gli squali sono stati considerati pericolosi per gli uomini;certamente sono animali aggressivi e in alcune zone non hanno esitato ad attaccarlo.

Possiamo dire che un pericolo sistematico di aggressione sussiste solo nelle specie: squali limone, squalo tigre,

squalo bianco e squalo martello. Gli squali percepiscono la preda o dal sangue o dal movimento dell’acqua;sicuramente la vista non è molto utilizzata per la caccia.

Tra i più antichi ci sono i eterodontidi con il genere eterodontus di cui fanno parte poche specie viventi nell’Oceano Pacifico e Indiano che hanno una dentatura molto arcaica. Anche gli esanchidi e i clamidoselanchidi sono da annoverarsi tra le famiglie più antiche.

Lo squalo bianco misura circa 10 mt e pesa circa 3000 kg;ha una dentatura fortissima ed è sicuramente lo squalo più pericoloso per l’uomo. Esso fa parte della famiglia degli isuridi di cui fanno parte anche lo smeriglio e il mako.

I rincodontidi e i cetorinidi sono le famiglie che hanno i rappresentanti di più grandi dimensioni. Lo squalo balena e lo squalo elefante arrivano a toccare i 18 mt di lunghezza. Nonostante le grandi dimensioni si nutrono di plancton e non costituiscono pericolo per l’uomo. Amano stare sulla superficie dell’acqua a prendere il sole.

La famiglia dei carcarinidi raggruppa le specie più temibili. Il genere carcharhinus abita i mari caldi e lo si trova anche nelle acque dolci. Nelle acque tropicali vivono lo squalo leopardo e lo squalo limone mentre nel mediterraneo vive la verdesca. Le specie del genere carcariidi presentano una coda quasi orizzontale,un’ indole vorace ma pigra ed in fondo non costituiscono un vero pericolo per l’uomo.

Gli squali che vivono in acque profonde hanno dimensioni modeste e colorazione scura con alcuni organi luminosi sulla cute come nel echinorinide chiamato volgarmente squalo alligatore. Una specie della famiglia degli squalidi,ovvero lo spinarolo,rende la vita difficile ai pescatori in quanto si ciba dei pesci catturati dalle reti. Della famiglia dei triachidi fa parte il palombo.

I selaci si dividono in 2 gruppi: orectolobidi (squali nutrice) che possiedono 2 lunghe barbe ai fianchi della bocca e gli sciliorinidi comunemente chiamati gattucci, che hanno coda quasi orizzontale e pinne dorsali poste all’indietro. Entrambi si nutrono di invertebrati ed hanno un’indole molto pacifica.

I gattucci depongono uova quadrangolari ai quali angoli presentano degli uncini utili per aggrapparsi al terreno. Alla famiglia degli alopidi appartiene lo squalo volpe mentre a quella degli sfirnidi appartiene lo squalo martello.

Alla famiglia dei pristioforidi appartengono gli squali sega mentre a quella degli squattinidi appartengono i pesci angelo.





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