Specie in cattivitą
I Caracoidei costituiscono un gruppo eterogeneo molto vasto e complesso all'interno dell'ordine dei Cipriniformi. I vari autori li suddividono in un numero di famiglie variabile da 11 a 15, ma tali disquisizioni hanno poco peso per gli aquariofili, e gli ittiologi continueranno a discuterne ancora per lungo tempo. Abbiamo raccolto all'interno di questo gruppo le famiglie più rappresentative in campo acquaristico (Caracidi, Serrasalmidi Alestidi, Gasteropecilidi, Lebiasinidi e Anostomidi). Questi pesci d'acqua dolce sono originari dell'America Meridionale e Centrale, con più di 100t) specie, e delle regioni tropicali dell'Africa, dove se ne contano circa 200. Al,)nostante siano distribuiti in aree geografiche così distanti tra loro. Caracoidei posseggono alcune caratteristiche anatomiche stabili, come ad esempio la presenza quasi cc,stante della pinna adiposa, piccola pinna priva di raggi posta dietro la dorsale, la cui funzione non è stata ancora perfettamente chiarita. Alcune specie però ne sono prive, mentre altre, come i pesci matita, possono possederla o meno individualmente all'interno della stessa specie. La conformazione del corpo può variare notevolmente; ne sono un'esempio i disegni qui riportati che ritraggono alcune specie particolarmente rappresentative: Moenkhausia sanctae-filomenae è un tipico caracide, curi corpo piuttosto allungato e schiacciato sui fianchi; Myleus rubripinnis, membro della famiglia dei Serrasalmidi, è invece molto compresso lateralmente e presenta una sagoma ovoidale; Gasteropelecus sternicla è un pesce accetta, della famiglia dei Gasteropelecidi, con il profilo inferiore tipicamente carenato; Nannobrycon eques, infine, fa parte dei pesci matita (famiglia Lebiasinidi), che presentano una caratteristica sagoma fusiforme. Tutti sono inoltre provvisti di un particolare organo, l'apparato di Weber, posto tra la vescica natatoria e l'orecchio interno, che permette loro di percepire vibrazioni e suoni ad alta frequenza. I Caracoidei hanno solitamente dimensioni modeste o addirittura piccole (a eccezione del genere Hydrocyon), con il corpo rivestito di scaglie ctenoidi. La loro vescica natatoria è trasformata in un'organo respiratorio accessorio dotato di numerosi setti trasversali di origine muscolare che ne aumentano notevolmente la superficie assorbente. Altra caratteristica che accomuna questi pesci è la conformazione dell'apparato boccale, alquanto robusto, con la mascella superiore molto potente e la mandibola prominente, ambedue armate, almeno nelle specie carnivore, di denti affilatissimi (ne sono un esempio i famigerati piranha della foresta amazzonica). Il regime alimentare di questi pesci è assai vario e, accanto a specie carnivore e predatrici, se ne possono trovare numerose altre insettivore o addirittura fitolaghe, per la maggior parte alquanto aggressive e fameliche. Tutti i Caracoidei sono ovipari e durante il periodo della riproduzione formano coppie stabili i cui componenti nuotano strettamente appaiati. Le uova vengono fecondate subito dopo la loro emissione e il maschio provvede alla loro sorveglianza, allontanandosi subito.